- Question ID
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2020_5528
- Legal act
- Regulation (EU) No 575/2013 (CRR)
- Topic
- Credit risk
- Article
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47a
- Paragraph
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3
- Subparagraph
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a
- COM Delegated or Implementing Acts/RTS/ITS/GLs/Recommendations
- Regulation (EU) 2018/171 - RTS on the materiality threshold for credit obligations past due
- Article/Paragraph
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1/2
- Type of submitter
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Credit institution
- Subject matter
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Soglia di materialità - Calendar Provisioning - Matheriality threshold - Calendar provisioning
- Question
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In merito al tema del “Calendar Provisioning” la soglia del 20% stabilita dall’Articolo 47a(3) del Regolamento (EU) No 575/2013 come modificato dal Regolamento 2019/630, sostituisce la soglia di contagio per singolo debitore del 5% attualmente in vigore (e che il 1° gennaio 2021 diventerà dell’1%, vedi Regolamento Delegato (UE) 2018/171)? O si riferisce invece ad altri aspetti? With regard to the subject of ‘calendar provisioning’ is the 20% threshold set in Article 47a(3) of Regulation (EU) No 575/2013 as amended by Regulation (EU) 2019/630 to be considered to replace the contagion threshold for individual debtors of 5% currently in force (and which will become 1% on 1 January 2021 – see Delegated Regulation (EU) 2018/171)? Or does it refer to other aspects?
- Background on the question
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Necessitiamo un chiarimento su ciò che concerne “la soglia di materialità” riguardo al tema del ‘calendar provisioning’ in riferimento al Regolamento 2019/630. L’Articolo 47a(3) del Regolamento (EU) No 575/2013 come modificato dal Regolamento 2019/630 stabilisce che “Ai fini della lettera a) [ovvero le esposizioni in relazione alle quali si ritiene che sia intervenuto un default ai sensi dell'articolo 178 CRR], nei casi in cui l'ente abbia in bilancio esposizioni verso un debitore scadute da oltre 90 giorni le quali rappresentano più del 20 % del totale delle esposizioni in bilancio verso il medesimo debitore, tutte le esposizioni in bilancio e fuori bilancio verso detto debitore sono considerate deteriorate”. Non è chiaro se la citata percentuale del 20% sia da considerarsi, nell'ambito specifico del "calendar provisioning", in sostituzione della soglia di contagio per singolo debitore del 5% attualmente in vigore (e che il 1° gennaio 2021 diventerà dell’1%, vedi Regolamento Delegato (UE) 2018/171) o si riferisca invece ad altri aspetti. Secondo l’Articolo 1(2) del Regolamento (EU) 2018/171 - RTS on materiality threshould for credit obligations past due la soglia di rilevanza comprende una componente assoluta e una componente relativa. La componente assoluta è rappresentata dall'importo massimo che può raggiungere la somma di tutti gli importi in arretrato dovuti da un debitore all'ente, all'impresa madre dell'ente o a una delle sue filiazioni («obbligazione creditizia in arretrato»). L'importo massimo non supera i 100 EUR o il controvalore di tale importo in moneta nazionale. La componente relativa è rappresentata dalla percentuale che esprime il rapporto tra l'importo dell'obbligazione creditizia in arretrato e l'importo complessivo di tutte le esposizioni verso lo stesso debitore iscritte nel bilancio dell'ente, dell'impresa madre dell'ente o di una delle sue filiazioni, escluse le esposizioni in strumenti di capitale. La percentuale è compresa tra il 0 % e il 2,5 % ed è fissata all'1 % quando corrisponde ad un livello di rischio che l'autorità competente considera ragionevole in conformità all'articolo 3. We seek clarification about ‘the materiality threshold’ with regard to the subject of ‘calendar provisioning’ and with reference to Regulation (EU) 2019/630. Article 47a(3) of Regulation (EU) No 575/2013 (CRR) as amended by Regulation 630/2019, on ‘non-performing exposures’, states that: ‘For the purposes of point (a) [the exposures in respect of which a default is considered to have occurred in accordance with Article 178], where an institution has on-balance-sheet exposures to an obligor that are past due by more than 90 days and that represent more than 20% of all on-balance-sheet exposures to that obligor, all on- and off-balance-sheet exposures to that obligor shall be considered to be non-performing.’ It is unclear whether, in the specific context of ‘calendar provisioning’, this 20% rate should be considered to replace the contagion threshold for individual debtors of 5% currently in force (and which will become 1% on 1 January 2021 – see Delegated Regulation (EU) 2018/171), or whether it refers to other aspects. According to Article 1(2) of Regulation (EU) 2018/171 – RTS on materiality threshold for credit obligations past due – the materiality threshold shall consist of an absolute and a relative component. The relative component shall be expressed as a percentage reflecting the amount of the credit obligation past due in relation to the total amount of all on-balance-sheet exposures to that obligor of the institution, the parent undertaking of that institution or any of its subsidiaries, excluding equity exposures. The percentage shall be between 0% and 2.5% and shall be set at 1% whenever that percentage reflects a level of risk that the competent authority considers to be reasonable in accordance with Article 3.
- Submission date
- Final publishing date
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- Final answer
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Le espressioni «esposizioni in stato di default» ed «esposizioni deteriorate» non sono sinonime.
Le «norme tecniche di regolamentazione relative alla soglia di rilevanza delle obbligazioni creditizie in arretrato» (Regolamento (UE) 2018/171) specificano le condizioni in base alle quali l’autorità competente fissa la soglia di rilevanza di un’obbligazione creditizia in arretrato, ai sensi dell’Articolo 178, paragrafo 2, lettera d), del regolamento (UE) n. 575/2013, ai fini dell’applicazione della definizione di default di cui all’Articolo 178 dello stesso regolamento. Tale soglia, che ha sia una componente assoluta (ad esempio 100 EUR per le esposizioni al dettaglio o 500 EUR per le esposizioni non al dettaglio) sia una componente relativa (ad esempio l’1 %), è un’indicazione di default per obbligazioni rilevanti in arretrato, ai sensi dell’Articolo 178, paragrafo 1, lettera b), del Regolamento (UE) n. 575/2013. È valutata in relazione alle obbligazioni totali di un debitore o al livello della singola linea di credito per le esposizioni al dettaglio degli enti che applicano la definizione di default al livello della singola linea di credito.
D’altra parte, l’Articolo 47 bis, paragrafo 3, del regolamento (UE) n. 575/2013 specifica le condizioni in base alle quali le esposizioni sono classificate come esposizioni deteriorate ai fini dell’articolo 36, paragrafo 1, lettera m), dello stesso regolamento. In particolare, ai sensi dell’Articolo 47 bis, paragrafo 3, lettera a), del Regolamento (UE) n. 575/2013, tutte le esposizioni in relazione alle quali si ritiene che sia intervenuto un default ai sensi dell’Articolo 178 del regolamento sui requisiti patrimoniali (CRR) sono classificate come esposizioni deteriorate. Inoltre, l’articolo specifica che «nei casi in cui l’ente abbia in bilancio esposizioni verso un debitore scadute da oltre 90 giorni le quali rappresentano più del 20 % del totale delle esposizioni in bilancio verso il medesimo debitore, tutte le esposizioni in bilancio e fuori bilancio verso detto debitore sono considerate deteriorate». Questa disposizione si applica a tutti gli enti, compresi quelli che applicano la definizione di default al livello della singola linea di credito per le esposizioni al dettaglio.
Di conseguenza, le esposizioni verso un debitore sono classificate come deteriorate non appena le esposizioni scadute da oltre 90 giorni superano la soglia del 20 %, indipendentemente dal fatto che siano classificate come in stato di default al livello individuale ai sensi dell’Articolo 178 del Regolamento (UE) n. 575/2013. Nello specifico, ciò può comportare che, nel caso degli enti che applicano la definizione di default al livello della singola linea di credito per le esposizioni al dettaglio, alcune esposizioni al dettaglio siano classificate come esposizioni deteriorate pur non essendo in stato di default ai sensi dell’articolo 178 del CRR. Tuttavia, se si ritiene che l’importo delle esposizioni in stato di default rappresenti una parte significativa delle esposizioni verso il debitore, tutte le esposizioni verso tale debitore possono essere considerate in stato di default in conformità del paragrafo 94 degli orientamenti sull’applicazione della definizione di default ai sensi dell’Articolo 178 del Regolamento (UE) n. 575/2013.
The expressions “defaulted exposures” and “non-performing exposures” are not synonymous.
The “RTS for the materiality threshold for credit obligations past due” (Regulation (EU) 2018/171) specifies the conditions according to which a competent authority shall set the threshold assessing the materiality of a credit obligation past due, according to Article 178(2)(d) of Regulation 575/2013 for the purpose of the application of the definition of default under Article 178 of the same Regulation. This threshold, which has both an absolute (e.g. 100 EUR for retail exposures or 500 EUR for non-retail exposures) and a relative component (e.g. 1%), is an indication of default for material past due obligations, according to Article 178(1)(b) of Regulation (EU) 575/2013. It shall be assessed in relation to the total obligations of a borrower or, in case of retail exposures for institutions applying the definition of default at the level of an individual credit facility, at the level of an individual credit facility.
On the other hand, Article 47(a)(3) of Regulation 575/2013 specifies the conditions according to which exposures shall be classified as non-performing for the purposes of point (m) of Article 36(1) of the same Regulation. In particular, according to Article 47(a)(3)(a) of Regulation 575/2013, all exposures which are considered defaulted in accordance with Article 178 CRR shall be classified as non-performing. Additionally, it specifies “where an institution has on-balance-sheet exposures to an obligor that are past due by more than 90 days and that represent more than 20 % of all on-balance-sheet exposures to that obligor, all on- and off-balance-sheet exposures to that obligor shall be considered to be non-performing”. This provision applies to all institutions, including those applying the definition of default at the level of an individual credit facility for retail exposures.
Accordingly, exposures to an obligor shall be classified as non-performing as soon as past due exposures by more than 90 days breach the 20% threshold, independently from their classification at individual level as defaulted according to Article 178 of Regulation 575/2013. Specifically, where institutions apply the definition of default at the level of an individual credit facility for retail exposures, it can result in some retail exposures to be classified as non-performing while they are not in defaulted status pursuant to Article 178 CRR. However, where the amount of exposures in default is deemed to represent a significant part of the exposures to the obligor, all the exposures to this obligor may be considered defaulted in accordance with paragraph 94 of the Guidelines on the application of the definition of default under Article 178 of Regulation (EU) No 575/2013.
- Status
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Final Q&A
- Answer prepared by
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Answer prepared by the EBA.
Disclaimer
The Q&A refers to the provisions in force on the day of their publication. The EBA does not systematically review published Q&As following the amendment of legislative acts. Users of the Q&A tool should therefore check the date of publication of the Q&A and whether the provisions referred to in the answer remain the same.